Michelangelo Da Pisa – Speranza
Aspettare ha il suono cupo della speranza che qualcosa o qualcuno accada senza essere partecipe degli eventi. Io da oggi attendo, ma non aspetto più.
Aspettare ha il suono cupo della speranza che qualcosa o qualcuno accada senza essere partecipe degli eventi. Io da oggi attendo, ma non aspetto più.
Per la talpa, il falco e il delfino il suolo è un’eccezione per motivi diametralmente opposti; il concetto di normalità è solo una prospettiva, dipende da come si osserva, non da cosa si osserva.
Gli attimi ad alto tasso affettivo sono quelli in cui avevo gli occhi inaccessibili alla luce, cieco di realtà e accecato di suggestione. Lo asserisco da sempre che la vista sia uno dei fattori principali d’inquinamento emotivo.
La speranza è di tutti. Tutto il resto è di pochi.
Non cambierò mai, mi piaccio così come sogno.
Per ognuno di noi esiste una stella più luminosa delle altre che ci protegge e ci aiuta a non perdere la speranza in quei momenti in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato.
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori tra loro connessi, anche se di forma differente, si disporrà allo stesso livello in ognuno degli stessi. Questa sorta di forza compensativa, che fluisce da un corpo a un altro fino a equipararsi, che annulla ogni diversità attraverso la semplicità della comunicazione. Quasi a voler dire: “quel che ho te lo dono, quel che sei, io sono.” L’impavido coraggio della poesia contagia tutto, anche la fisica.