Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Puoi addomesticare la più selvatica tra le bestie, ma un’emozione, quella mai.
Puoi addomesticare la più selvatica tra le bestie, ma un’emozione, quella mai.
Quei classici momenti in cui il cuore ti dice di fare una cosa, la testa di fare l’esatto opposto: un dualismo che difficilmente giungerà mai a una soluzione.
Siamo così forti, così vulnerabili.
Sono carne che esiste, vita che insiste, anima che non desiste.
Oggi non c’è il sole, ma è come se ci fosse.
So di aceto e limone, pungente sulla lingua, brucio sulla pelle. Aspra! Chi non sa diluirmi con la vaniglia dice di me che sono acre. Io mi preoccupo di non essere amara, nonostante i fumi delle pozioni tossiche inalate. Ricordo flebo di veleni somministrarti endovena, sottocute che creavano strati di rancore tra il cuoio e le arterie. E sono scappata nella notte, alzata da quel letto di droghe e soporiferi letali, rintanata come animale impaurito negli antri di boschi solitari e nebbiosi, tra le belve sanguinarie, aspettando l’alba sotto alberi spogli e durante piogge incessanti. Grondante e trafelata. La mia forza mi ha portata a bordo strada, non voglio passaggi da nessuno io, ma camminare sull’asfalto è assai diverso che camminare tra roghi e sterpaglie.
Il tempo da e il tempo toglie, ma quel che ti è entrato nel cuore, del tempo non ha timore.