Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
È una questione di decibel sulla pelle, un’assenza produrrà più inquinamento acustico di qualsiasi presenza perché urla dentro, urla forte. Puoi non udirla, ma non puoi fare a meno di sentirla.
È una questione di decibel sulla pelle, un’assenza produrrà più inquinamento acustico di qualsiasi presenza perché urla dentro, urla forte. Puoi non udirla, ma non puoi fare a meno di sentirla.
Digerisco tutto male, ormai. La pizza, il latte, la passata di pomodoro e le delusioni. Soprattutto quelle.
Il pettegolezzo è una goccia incessante che scava la via verso la calunnia.
Quando smetto di sentirmi libera, inizio a perdermi.
È come se quando scrivo fossi una persona e quando leggo ciò che ho scritto un’altra, ma ciò che è peggio è che chi legge non conosce chi ha scritto e non comprende la sua scrittura, solo nel bere e nel pensare ridivento uno.
Mi domando dove alcune persone tengano i sentimenti che dichiarano di avere. Io li porto nel cuore e in base ad essi mi muovo e mi comporto. Non ho bisogno di giurare cambiamenti essi nascono spontanei e restano costanti. Non ho bisogno di dire “fidati di me”, dimostro di meritarmela quella maledetta fiducia. Se si cambia perché si ama, non si torna a “giocare” con il mondo. O ami o non ami. Beato chi ha questo concetto superficiale della parola “amore”, perché io ogni volta che dico che amo, mentre loro tornano a vivere e divertirsi io puntualmente muoio da sola come un cane nell’indifferenza di chi mi ha inflitto quel dolore.
A un passo dalle situazioni i pensieri diventano distinti.