Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
L’urlo dell’assenza è un’enfasi d’appartenenza.
L’urlo dell’assenza è un’enfasi d’appartenenza.
Ho perdonato tante volte, ho cercato di capire se l’errore l’avessi commesso io. Sono una di quelle che preferisce dire le cose in faccia e chiedo scusa se sbaglio, ma mi accorgo di essere circondata da gente falsa che critica alle spalle e poi davanti sorride. Sono circondata da gente che dice “scusa, è stata una settimana intensa, non ho avuto tempo”, peccato che il tempo mancasse solo per me. Ora ho capito che questa gente non merita la mia presenza, la mia amicizia e il mio affetto, quindi chiudo una porta per sempre.
C’è chi non merita nulla e gli viene concesso tutto, chi merita tutto e non gli viene concesso nulla, ma quello che gli è stato concesso è un dono immenso che non si tocca con le mani. Un cuore grande così. Ed è la più bella ricchezza che un uomo possa avere.
La notte ha i suoi silenzi, i suoi odori, le note di una canzone che rimane impressa nella mente, la scia di un profumo e poi tutto finisce. Chissà dove sei, cosa fai, forse sorridi, forse mi pensi, forse sei con un’altra. Forse.
Dedicare il tempo a chi ci fa dimenticare il tempo.
Scrivo per non urlare, per non far rumore, una penna che sanguina senza dolore, un foglio privato del suo candore, un’inquietudine nuda dinanzi al lettore, perché il silenzio è l’unica via per ascoltare.
Solo concimando l’impossibile corri il rischio di raccogliere l’improbabile.