Michelangelo Da Pisa – Tempi Moderni
Che fine ha fatto la comunicazione? Siamo diventati un popolo di eremiti in costante contatto col mondo.
Che fine ha fatto la comunicazione? Siamo diventati un popolo di eremiti in costante contatto col mondo.
Non faccio fatica a crederti quando asserisci che ciò che ti dico ti entra da un orecchio e ti esce dall’altro; non essendoci alcun ostacolo tra i due punti, nulla di più probabile.
C’è gente che non meriterebbe di stare seduta nemmeno sul divano del tuo salotto, allora perché le consenti soggiornare nei tuoi pensieri?
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori tra loro connessi, anche se di forma differente, si disporrà allo stesso livello in ognuno degli stessi. Questa sorta di forza compensativa, che fluisce da un corpo a un altro fino a equipararsi, che annulla ogni diversità attraverso la semplicità della comunicazione. Quasi a voler dire: “quel che ho te lo dono, quel che sei, io sono.” L’impavido coraggio della poesia contagia tutto, anche la fisica.
Chi vede un solo delinquente in mezzo a tanti delinquenti, il delinquente è lui.
Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima.
Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari.