Michelangelo Da Pisa – Tristezza
Non v’è nulla di assoluto nel tempo, è alleato nella sofferenza, nemico nell’allegria, letargico nella solitudine, fulmineo nella felicità. Il tempo non è ciò vedi, è quello che sei.
Non v’è nulla di assoluto nel tempo, è alleato nella sofferenza, nemico nell’allegria, letargico nella solitudine, fulmineo nella felicità. Il tempo non è ciò vedi, è quello che sei.
Sono carne che esiste, vita che insiste, anima che non desiste.
Malinconica speranza di rivederti…
All’interno di roccaforti mentali l’empatia è un sostantivo pregevole persino a livello fonetico, ma scomodo…
Io non sono razzista ma… Non per farmi i fatti tuoi però… Io amo gli animali tuttavia… Riflettete, in una premessa si mimetizza goffamente una timida verità.
Esistono coppie unite unicamente dalla mancanza di alternative, come se il diritto a una dignitosa felicità non fosse sufficiente; per loro il sentimento è un orpello impolverato dall’abitudine, dai bisogni materiali, dal quotidiano, dall’assenza di speranza. Stanno insieme, ma non sono insieme.
Alla fine nessuno assomiglia realmente a se stesso, siamo un mosaico disordinato e confuso, ogni tassello è quello che gli altri ci hanno lasciato, le esperienze che abbiamo divorato, le lacrime che ci hanno preso. Di originale resta davvero ben poco.