Michele Acanfora – Desiderio
Il bene deve partire da dentro di noi, per poterne vedere i suoi frutti. Non possiamo pretendere dagli altri, ciò che prima non è presente dentro di noi.
Il bene deve partire da dentro di noi, per poterne vedere i suoi frutti. Non possiamo pretendere dagli altri, ciò che prima non è presente dentro di noi.
Non c’è nessuna indecenza nel mio sorrisoquando ti guardo nudo, è solo che mi piaceguardare ciò che io desidero!
Fu la mia città per prima che mi abbandonai. Oggi, le case sono, lì. Respirarne su di me l’odoroso. Qualche passo avanti e mi fermo. Chi si ricorda di me? Nessuno! Questa cosa mi fa ondolare d’ironia. Una striscia rovente sulla fronte. Una piccola promemoria di se stessa, che fa tremare nella coscienza, l’estremità di dissolvenza. Emigranti gli assomigliano alle rondine, nessuno non si dimentica della loro terra.
Un mondo dove le persone non vengano giudicate dal colore, dalla razza, dalla religione, dove un sorriso è solo un modo gentile di augurare una felice giornata, dove i bambini possano giocare liberamente per le strade, dove ogni singola persona abbia un gesto gentile per un suo simile, dove la natura non venga privata della sua bellezza, dove un uomo non debba combattere contro un suo fratello, dove ogni abitante dell’universo contribuisca perché la vita comune sia migliore, dove l’amore non debba limitarsi solo a pochi eletti, dove il semplice fatto di esistere, sia la gioia più grande. Davvero tutto questo resterà solo un sogno per l’umanità?
A volte un’opportunità piccola come un granello di sabbia, può rivelarsi una grande salvezza.
Forse i desideri che sentiamo di voler realizzare non sono realmente nostri, forse sono i sogni del Cielo che devono realizzarsi attraverso noi.
Il formaggio dentro quella gabbietta costituisce tentazione troppo forte, che decidano di entrarvi consapevoli del loro destino, magari sperando che la molla non scatti? La fame acceca, topi e uomini.