Michele Acanfora – Religione
La fede ci proietta oltre il grande muro della paura e dell’insicurezza, donandoci attraverso il Signore, la pace necessaria per farci superare le grandi difficoltà.
La fede ci proietta oltre il grande muro della paura e dell’insicurezza, donandoci attraverso il Signore, la pace necessaria per farci superare le grandi difficoltà.
Essere vincenti significa continuare a lottare ed inseguire i nostri sogni, nonostante il destino sembra andarci contro chiudendoci le porte della speranza.
Non vi è nulla di più misterioso e complicato di Dio.
Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?
Credo che ognuno di noi nella vita incontri il Divino, collegandosi alla parte più profonda della sua anima. E la percezione di ciò che metafisicamente ci sfugge e ci sovrasta è molto soggettiva e dipende molto dalla sensibilità di ciascuno di noi. Rispetto le persone religiose, ma le religioni come fede organizzata non mi convincono affatto: i rituali per tutti, le icone per tutti, i santuari per tutti, i precetti per tutti, i dogmi per tutti nulla hanno a che fare con Dio. Dio è nei recessi della nostra anima, e stabiliamo con Lui un rapporto profondo ed esclusivo che non si può condividere con nessuno e in nessun rito. Dunque il fatto che io non abbia una religione non significa che io non abbia un Dio.
Sii sempre cultore dell’amore, l’amore è l’umile cammino verso Dio.
La fedeltà assoluta che Dio ci ha affidato è il motivo perché Lui ci ha donato la vita.