Michele Acanfora – Religione
La vera fede permette a tutti di non sentirsi davvero soli, bensì accolti, capiti e amati, dall’unica vera fonte d’amore e di pace, Dio.
La vera fede permette a tutti di non sentirsi davvero soli, bensì accolti, capiti e amati, dall’unica vera fonte d’amore e di pace, Dio.
Il cattolico medio è un “eterno peter pan” che, pur sapendo di far parte di una religione che pone dei limiti alla sua libertà, pretende di fare il cazzo che gli pare, tirando in ballo la scusa del “siamo tutti peccatori”. La libertà è una cosa seria: se volete averla, non mettetevi nella posizione di dover rispettare regole che la limitino. Si chiama coerenza, sapete.
Niente è più fatale alla religione che l’indifferenza, che alla fine, è una mezza infedeltà.
Nemmeno il potere dell’Altissimo può trasformare il male in bene, e il bene in male. Può provare e riprovare a deformare il vaso, il vasaio. Non cambia la natura sostanziale di ogni atomo dell’universo e delle sue dimensioni, senza condannare ad una lenta estinzione lo stesso universo… dove abita lo stesso Altissimo. Tutti mondi e dimensioni sono collegati strettamente tra di loro, al di là di questi non ne esistono altri. Non è il vaso che glielo dice. Un vaso non può parlare.
A chi desidera acquisire un’idea intuitiva della Santissima Trinità, non posso consigliare di meglio che sognare niente, finché non si sia addormentato. […] “No”, “niente”, “non”, questo è il concetto intuitivo della Santissima Trinità.
Preti e prostitute si danno a tutti e non amano nessuno.
Se colui che m’ha colpito era l’essere immenso che, su quella collina da cui si vedeva il sole al tramonto, ha offerto la sua propria carne a me affamato…