Michele Acanfora – Tristezza
I dolori e le difficoltà a cui siamo sottoposti durante il nostro cammino terreno, ci rafforzano in un modo in cui nemmeno immaginiamo, se solo questi, vengono superati e affrontati adeguatamente.
I dolori e le difficoltà a cui siamo sottoposti durante il nostro cammino terreno, ci rafforzano in un modo in cui nemmeno immaginiamo, se solo questi, vengono superati e affrontati adeguatamente.
Non capivo quelle parole, né capivo perché mi ferissero così tanto. Forse il fatto che fosse proprio lei a pronunciarle o forse perché rispecchiavano la verità con cui mi trovavo a convivere ogni giorno. Non sapevo se la verità facesse più male delle parole. In realtà sapevo, sapevo. Ed era proprio quella, la consapevolezza, che mi logorava. Quella consapevolezza che ti fa sentire sbagliato, fuori posto, inetto e ti lascia a mezz’aria con un’infinità di dubbi.
Non ti importa più di nulla,ti trovi tra la gente, ma non è tua la gentenuvola rinchiusa in un barattolo,potresti volare in altoma sei costretta ad una prigione di vetrodialoghi con loro ma parlate lingue diverse,chiedi aiuto ma la sordità sovrasta la tue parole,destino di solitudine,inutile continuare.
Sento come crocifisso il mio entusiasmo.
La persona che ti lascia la notte nel cuore, che ti ha portato via l’anima lasciando il vuoto, era forse il tuo più bel sogno d’amore. Servirà un’alba nuova per celebrare il giorno nel tuo cuore.
Che tristezza pensare a persone che fino a poco tempo prima ti esaltavano anche esageratamente, e subito dopo, hanno un comportamento a dir poco discutibile. Che tristezza ascoltare belle parole verso quello che hai fatto, e subito dopo un mutismo spaventoso. Che tristezza pensare che persone a cui hai dimostrato stima, considerazione, affetto e soprattutto rispetto, tutto d’un tratto cambiano atteggiamento. Che tristezza essersi illuso di aver incontrato una persona “unica”. Che tristezza aver immaginato qualcosa di grande. Dimostrazione che tante, troppe volte, le cose belle, poi così belle non sono. Che tristezza tutto questo. Però, c’è qualcosa di grandioso: la convinzione di operare per il bene, la certezza di lottare, la gioia di vedere anche una sola persona che ti apprezza. Se poi saranno più persone, allora sarà idilliaco. Signore, mi affido a te: quello che faccio non è gradito agli altri? Pazienza, l’importante è che lo sia per te.
Se sei pronto ad ammettere di essere triste, non sei più così triste.