Michele Acanfora – Tristezza
La malinconia avvolta dai nostri pensieri più profondi, produce frammenti di saggezza che ci rendono persone speciali.
La malinconia avvolta dai nostri pensieri più profondi, produce frammenti di saggezza che ci rendono persone speciali.
Ci sono ricordi così dolorosi ed intensi da non poter essere controllati dalla mente. Ci sono sofferenze così profonde da diventare fisiche.
Siedo dinanzi ad una finestra, con la testa china penso e soffro dal dolore che risiede dentro di me, ad un certo punto alzo il capo e i miei occhi scrutano quell’infinita distesa, la tenue luce li accarezza, il canto degli uccelli lambisce le mie orecchie e un dolce sorriso scorge nel mio viso e a quel sorriso mi rendo conto che oltre il dolore c’è qualche altra cosa che vale la pena darle attenzione: la grazia del mondo e la rarità della vita.
D’ovè la boscaglia? Sparita…D’ovè l’aquila? Sparita…Questa è la fine della vita el’inizio dalla sopravvivenza.
Ma non vivo, tiro avanti. Ho smesso di vivere da quando ho finito di sognare. La morte è arrivata anzitempo per me, non quella vera purtroppo che mi avrebbe sollevato, se non altro, dal soffrire come soffro, bensì quella che arriva in anticipo, la peggiore, la più sciagurata che ti costringe ad assistere di minuto in minuto al tuo disfacimento progressivo.
Io Posso Essere il Paradiso o l’Inferno…Un Angelo nell’ombra e nella luce…Io sono Tutto o Niente…Ma sempre Fiera di Essere Me stessa.
Facciamo tanto i forti e poi quando siamo soli piangiamo come bambini.