Michele Federico Sciacca – Filosofia
La filosofia non asciuga lacrime né dispensa sorrisi, ma dice la sua parola sulla “verità” delle lacrime e dei sorrisi.
La filosofia non asciuga lacrime né dispensa sorrisi, ma dice la sua parola sulla “verità” delle lacrime e dei sorrisi.
In senso tecnico. Un ambito di conoscenze, in cui la storia culturale europea cataloga le idee e le riflessioni sui fondamenti del sapere e della realtà. Intimamente collegata agli autori e alle opere, scritte o tramandate. È l’archivio intellettuale e culturale dell’Europa, con ramificazioni negli Stati Uniti. Si studia a scuola: disciplina vaga e inutile, che garantisce a chi la mastica un’aura di mistero. Un sottile tono di distinzione, ironizzava un sommo filosofo, Kant.
Non c’e peccato più grande della presunzione “di aver in tasca la verità assoluta” senza saper ascoltare “le altre verità possibili”.
Colui che nell’animo è solido come una roccia, colui che non vacilla, colui che non prova nulla, colui che non ha emozioni, e non s’adira, non può conoscere la sofferenza.
Non m’interessa dare spiegazioni alla gente, tanto capisce sempre e solo ciò che vuole capire! Ma il capire consiste nella capacità di uscire da noi medesimi, ed accedere nelle persone che si vuole comprendere.
L’attimo appena prima che una goccia cada al suolo: l’attimo in cui tutto rimane immobile e tutto cambia.
Non date al nichilismo la soddisfazione di diventare sue creature.
In senso tecnico. Un ambito di conoscenze, in cui la storia culturale europea cataloga le idee e le riflessioni sui fondamenti del sapere e della realtà. Intimamente collegata agli autori e alle opere, scritte o tramandate. È l’archivio intellettuale e culturale dell’Europa, con ramificazioni negli Stati Uniti. Si studia a scuola: disciplina vaga e inutile, che garantisce a chi la mastica un’aura di mistero. Un sottile tono di distinzione, ironizzava un sommo filosofo, Kant.
Non c’e peccato più grande della presunzione “di aver in tasca la verità assoluta” senza saper ascoltare “le altre verità possibili”.
Colui che nell’animo è solido come una roccia, colui che non vacilla, colui che non prova nulla, colui che non ha emozioni, e non s’adira, non può conoscere la sofferenza.
Non m’interessa dare spiegazioni alla gente, tanto capisce sempre e solo ciò che vuole capire! Ma il capire consiste nella capacità di uscire da noi medesimi, ed accedere nelle persone che si vuole comprendere.
L’attimo appena prima che una goccia cada al suolo: l’attimo in cui tutto rimane immobile e tutto cambia.
Non date al nichilismo la soddisfazione di diventare sue creature.
In senso tecnico. Un ambito di conoscenze, in cui la storia culturale europea cataloga le idee e le riflessioni sui fondamenti del sapere e della realtà. Intimamente collegata agli autori e alle opere, scritte o tramandate. È l’archivio intellettuale e culturale dell’Europa, con ramificazioni negli Stati Uniti. Si studia a scuola: disciplina vaga e inutile, che garantisce a chi la mastica un’aura di mistero. Un sottile tono di distinzione, ironizzava un sommo filosofo, Kant.
Non c’e peccato più grande della presunzione “di aver in tasca la verità assoluta” senza saper ascoltare “le altre verità possibili”.
Colui che nell’animo è solido come una roccia, colui che non vacilla, colui che non prova nulla, colui che non ha emozioni, e non s’adira, non può conoscere la sofferenza.
Non m’interessa dare spiegazioni alla gente, tanto capisce sempre e solo ciò che vuole capire! Ma il capire consiste nella capacità di uscire da noi medesimi, ed accedere nelle persone che si vuole comprendere.
L’attimo appena prima che una goccia cada al suolo: l’attimo in cui tutto rimane immobile e tutto cambia.
Non date al nichilismo la soddisfazione di diventare sue creature.