Michele Gentile – Poesia
Mi fido dei dubbi, dell’incertezza del vento. Credo alla poesia quando mi racconta di un cuore senza orizzonti.
Mi fido dei dubbi, dell’incertezza del vento. Credo alla poesia quando mi racconta di un cuore senza orizzonti.
Notte e giorno, un dì, si sposarono. Così nacque la pace!
Quando ti perdi prova a seguire le orme dei tuoi sorrisi.
La poesia non è che la proiezione dell’infinito in un attimo, il nostro.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie… al ridicolo di non scriverne.
L’estate si avvicina e il sole ci saluta con i suoi immensi raggi che circonfondono, nel verde, nell’azzurro e nel marrone il dono del nostro Creatore del cielo e della terra che ci aiuta e protegge dalle insidie d’ogni dì. Cala la notte e l’astro s’inchina alla luna e gli lascia il trono dei angeli. Le stelle cadenti birichine sono il mezzo degli angeli, che si spostano da un pianeta all’altro dando la buananotte. La gente osserva le stelle ed esprimono i loro desideri, gli Angeli cercheranno di accontentare coloro che pregano e non peccano. Il mattino tramonta l’oro incandescente con i suoi fantastici giochi di luci e il calore risveglia il pianeta e i suoi abitanti. In montagna e a mare s’affollano di tanti adulti e bambini che festeggiano l’entrata dell’estate.
La sua poesia è arida come una mummia. E questa forse la ragione della sua resistenza nel tempo.