Michele Gentile – Vita
In fin dei conti siamo lettere in viaggio, indelebile inchiostro di cuore su pagine d’eternità.
In fin dei conti siamo lettere in viaggio, indelebile inchiostro di cuore su pagine d’eternità.
La vita è come un immenso terreno coltivato, dove le erbacce della tristezza resistono bene alle intemperie, e i fiori della gioia non durano che poche settimane.
Mi trucco perché la vita mia non mi riconosca e vada via.
La corazza che lo proteggeva dal mondo aveva delle incrinature, ma non si era infranta.
Mugolii e rimproveri avvicinano il corpo alla mente e si schiudono ogni tanto, quando ne hanno tempo e voglia. Steli sottili di un verde che agogna l’indiviso, sopportano la più grande delle intemperie: la noia. Guazzabuglio incontrastato deturpa i lineamenti di visi una volta sorridenti: si faccia della vita quel che si vuole, nessuno è responsabile per sé stesso.
Anche le anime cattive si celano dietro una carezza…
Il signor J.Ax si sbaglia, la vita è, e sottolineo, è un film. Soltanto non quello che vorremmo vedere.