Michele Maddaluno – Sport
Si dice che lo sport più popolare in Italia è il ciclismo, perché lo capiscono tutti e non si paga per vederlo. La politica in Italia, invece, ci tocca pagarla e vederla per forza e neanche si capisce.
Si dice che lo sport più popolare in Italia è il ciclismo, perché lo capiscono tutti e non si paga per vederlo. La politica in Italia, invece, ci tocca pagarla e vederla per forza e neanche si capisce.
Credo che non mi stancherò mai della Pallavolo: è uno dei pochi modi che ho per dimostrare quello che valgo.
A San Siro ormai c’è tutto: le partite, i concerti, tutti sul prato come quando ha suonato Brussprinter.
C’è la squadra del cuore. Io tifo per quella. A volte vince, molto spesso perde. Cosa vuoi farci, non è il gioco, è la vita. Nella squadra del mio cuore non ci sono undici giocatori, più le riserve, no. Il mio “cuore” è una grande squadra di emozioni, di sensazioni, di ricordi, di speranze e di sogni. Anche lui lotta e combatte, ma non gioca. Lui ama, soffre. E qualche volta piange. Io tifo per lui perché un giorno possa urlare al mondo “ho vinto”.
Quando corro sono libero: libero di sognare, libero di essere quello che sono, posso ascoltare le mie emozioni, il rumore dei miei passi è musica per le mie orecchie, la strada è una montagna da scalare, il traguardo è la vetta da conquistare.
Il calcio è un castello le cui fondamenta sono le bugie. Io dico pane al pane e brocco al brocco e passo per un tipo bizzarro. Tutti gli altri, dal mago Helenio al mago di Turi passando per l’asceta Heriberto, sono tipi regolari.
È la forza della vita che ti insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta.