Michele Sannino – Ricordi
E resto qui inerme, in solitudine ascoltando i battiti quando rivedono quello che fu, che mi rese felice. Resto in silenzio a fissare il mare dei miei ricordi.
E resto qui inerme, in solitudine ascoltando i battiti quando rivedono quello che fu, che mi rese felice. Resto in silenzio a fissare il mare dei miei ricordi.
Lascia che il passato ti segua, ma non permettergli di fermarti.
Che paradosso è la vita. Prima cerchi di non essere solo, poi capisci che la solitudine è la migliore cosa.
Per far si che il passato incida in modo positivo sul nostro presente dobbiamo intraprendere il lungo viaggio della conoscenza interiore che in ognuno di noi c’è, in modo di affrontare ogni situazione, riviverla, e capire qual è l’essenza positiva di tale esperienza, solo quella parte del passato deve restare impresa nella nostra mente in modo di fare delle esperienze passate un tempio nel quale abbiamo già vissuto e dal quale ci portiamo come riferimento i momenti migliori della nostra esistenza.
Amore, spazio infinito che nei pensieri che non ha confine. Amore, l’essenziale, infinito nei silenzio.
I luoghi che son stati testimoni muti d’un amore nobile, diventano scrigni che custodiscono pregiati ricordi. Scrigni che si dischiudono ad ogni nostro passaggio, effondendo la fragranza di un Noi che non evapora mai.
E la tormenta del passato segue il suo diritto all’oblio. Siamo pionieri nuovi a tenersi per mano per domare la risacca.