Michele Sannino – Stati d’Animo
A volte, sai, ti cerco mia solitudine, cara e insperabile solitudine.Vedo quello che vorrei e sopraggiunge puntuale il desiderio di fuggire da te.
A volte, sai, ti cerco mia solitudine, cara e insperabile solitudine.Vedo quello che vorrei e sopraggiunge puntuale il desiderio di fuggire da te.
Ebbe tanto da dire, senza mai pronunciare una parola! I suoi occhi erano ottimi oratori!
È che per me contano le cose semplici. Che poi son le più vere. Contano i gesti del cuore, le parole sussurrate. Non conta urlare ad una persona che vuoi lei stia bene, non conta spifferarlo l’amore. L’amore conta se resta inattaccabile fra le nostre mani, dentro i nostri gesti silenziosi e in quei raggi che al mattino fanno a gara, per entrare nella nostra di finestra.
E quella corazza che mi feci per difendermi dal mondo fu la stessa che finì per uccidermi.
Non riesco a liberare il sentimento dall’oggetto: l’amore da solo non mi è sufficiente. Quando sono nostalgico, io voglio assaporare la mia nostalgia come assaporo le mie gioie.
Senza illusioni l’umanità morirebbe di disperazione o di noia.
Mi piacciono i ritorni. Quelli voluti, desiderati dentro, in cui lasci libero l’altro di correre a perdifiato verso di te. Mi piace il finale sospeso, tra un abbraccio, un bacio ed una lacrima. Il cuore gonfio e il sorriso stampato sull’anima. Mi piace vederti ritornare. Vuol dire che in me sei stato bene davvero. Che in me è il “tuo posto ideale”.