Michele Sannino – Tristezza
Dicono che il Natale si trascorre con i chi vuoi bene, e allora perché io sono qui solo? Che mi sento solo e triste.
Dicono che il Natale si trascorre con i chi vuoi bene, e allora perché io sono qui solo? Che mi sento solo e triste.
Gli anni passano ma certi dolori non invecchiano, restano giovani, ardono di rabbia e profumano di nostalgia.
“Ti amo” cinque lettere, quante volte l’abbiamo detto senza pensare quanto sono pesanti e piene di significato, queste cinque lettere. Quanto ci impegniamo a rispettare queste cinque lettere! Basta togliere una lettera e si sfalda tutto (cosa importa se i figli soffrono, l’importante che “io” stia bene con il/la nuovo/a compagno/a, la colpa “è sempre” dell’altro! Ma io cosa ho fatto per evitare tutto questo?)
Non c’è prigione tanto stretta, di un cuore che non può più amare.
I ricordi volano e vanno lontano, credi che facciano parte del passato, poi comprendi che non sono ricordi, ma parte di te: non ti lasciano mai, ti seguono ovunque tu vada.
E ti dici “è colpa mia” finché non vedi che lui non ha bisogno di te, che senza te vive, e cerchi di accettare che primo o poi lui tornerà ad amare ma non amerà mai più te.
Quando stai precipitando raramente trovi qualcuno pronto ad afferrarti.