Michele Sannino – Tristezza
Non sono i segni del viso che ti parlano di me, ma le ferite che mi porto nel cuore.
Non sono i segni del viso che ti parlano di me, ma le ferite che mi porto nel cuore.
In un carretto del destino andava viaggiando la solitudine, e pensava: no, non è questo oggi il mio posto, vi sono troppi sguardi sorridenti e parole e strette di mani.Forse ho sbagliato mondo, ma infine chiese alla luna di parlarle dei sospiri mestamente solitari della notte. E lì si fermò!
Non pensare mai di abbattermi. Cado per riperdere le forze mi rialzo e ti combatto. Ho sette vite come i gatti quando finiranno faro un prestito, ma tu vai giù.
Povera cara: hai scoperto che pensare significa soffrire, che essere intelligenti significa essere infelici. Peccato che ti sia sfuggito un terzo punto fondamentale: il dolore è il sale della vita e senza di esso non saremmo umani.
Se pensano che tu sei stupido tu sorridi, se ti diranno che sembri una cretina tu fagli una smorfia. Non è importante quello che poi la gente pensa e dice di te ma è importante che tu stai bene con te stesso, questa è la vera felicità.
Ci sono momenti dove hai voglia di star bene, quel bene che si chiama Tranquillità.
Le lacrime non fanno rumore, ma lasciano un boato nell’anima.