Michele Sannino – Vita
Non è mai giusto, neanche bello far del male. Ma ci sono persone nella vita che a volte lo meritano, anche solo per insegnarli che far del male non fai altro che incrementare odio in una vita già troppo difficile da vivere.
Non è mai giusto, neanche bello far del male. Ma ci sono persone nella vita che a volte lo meritano, anche solo per insegnarli che far del male non fai altro che incrementare odio in una vita già troppo difficile da vivere.
Ho deciso io questa strada, e ora la percorro.
Mentre tu aspetti chi si ricorda di te, tu dimentichi di vivere.
Il nostro è un mondo di giganti in campo nucleare e di neonati in campo morale.Sappiamo più sulla guerra di quello che sappiamo sulla pace, sappiamo di più su come si uccide di ciò che sappiamo su come si vive.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.
Senza saperlo e senza volerlo, la vita ci mette nella strada che il destino ha deciso per noi.
La vita è poesia e la morte è la sua prosa. Entrambe scrivono i capitoli della nostra storia.
Ho deciso io questa strada, e ora la percorro.
Mentre tu aspetti chi si ricorda di te, tu dimentichi di vivere.
Il nostro è un mondo di giganti in campo nucleare e di neonati in campo morale.Sappiamo più sulla guerra di quello che sappiamo sulla pace, sappiamo di più su come si uccide di ciò che sappiamo su come si vive.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.
Senza saperlo e senza volerlo, la vita ci mette nella strada che il destino ha deciso per noi.
La vita è poesia e la morte è la sua prosa. Entrambe scrivono i capitoli della nostra storia.
Ho deciso io questa strada, e ora la percorro.
Mentre tu aspetti chi si ricorda di te, tu dimentichi di vivere.
Il nostro è un mondo di giganti in campo nucleare e di neonati in campo morale.Sappiamo più sulla guerra di quello che sappiamo sulla pace, sappiamo di più su come si uccide di ciò che sappiamo su come si vive.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.
Senza saperlo e senza volerlo, la vita ci mette nella strada che il destino ha deciso per noi.
La vita è poesia e la morte è la sua prosa. Entrambe scrivono i capitoli della nostra storia.