Michele Tommasini – Sorriso
Una spalla su cui piangere… una mano alla quale aggrapparmi, uno sguardo per non essere solo… un sorriso per un sorriso… nulla più.
Una spalla su cui piangere… una mano alla quale aggrapparmi, uno sguardo per non essere solo… un sorriso per un sorriso… nulla più.
Sulla mano un piccolo disegno mi ricorda la sua timida prima volta che sorrideva, ogni volta sorrido, in quel piccolo disegno c’è tutta la sua gioia.
Era fantastico il modo nel quale mischiavi il tuo volto con sorrisi e delusioni, non sapevo come facevi ma non m’interessava. Le migliori cose non hanno spiegazione e se mai ce l’avessero potrebbero perdere il proprio fascino, come nasce un’arcobaleno? Così non mi ero mai chiesto cosa ti passava per la testa quando passavi dalla disperazione alla follia di sentirti felice.
Le cicatrici costruiscono l’anima.
La semplicità sa abbracciarti anche nel tepore di un semplice sorriso.
Quelli che non hanno nulla hanno il diritto di avere un sorriso, e quelli che lo donano invece non hanno il diritto di umiliare chi da loro lo riceve.
Ho sorriso e pianto e quando ho pianto… l’ho fatto pensando a quando avrei potuto sorridere ancora.