Michele Tommasini – Tristezza
Il rumore silenzioso di una lacrima che scende, portandosi via un pezzo di me.
Il rumore silenzioso di una lacrima che scende, portandosi via un pezzo di me.
Durante una farsa si ride con le lacrime agli occhi. Finita la farsa, le risate finiscono e rimangono solo le lacrime agli occhi.
Può esistere l’amore senza passione, senza tormento? Credo che l’amore contenga tutto questo a nostra insaputa, sbagliamo solo a chiamarlo con il suo nome fin dal inizio… amore = dolore.
Quando subentra la tristezza si spengono le luci nel cielo: la musica ha le sue note stonate, il cuore non ha emozioni, la vita si ferma nel buio, ma un sorriso può sciogliere l’incantesimo creato dal dolore.
Vorrei che per soli dieci piccolissimi minuti, alcune persone entrassero nel mio cuore e nella mia testa. Eviterebbero, stupide domande e stupidi giudizi!
Una cosa tristissima essere fraintesi quando in realtà non hai detto e fatto nulla di sbagliato, quando ami con tutte le tue forze. Quando metti al di sopra di tutto la persona che ami quando tutto ciò che fai è sbagliato.
Ogni giorno mi alzo dal letto, sento la stanchezza scorrermi nelle vene, l’emicrania che ormai mi assilla da mesi. Guardo fuori e osservo come ogni cosa che vedo non abbia alcun tipo di colore, tutto grigio, solo e soltanto grigio. Non mi sorprende più ora mai sapere che ogni cosa che sta succedendo e che sto subendo, sia solo e soltanto un riflesso dei miei sbagli. Quindi vivo con questa frase stampata nella mente: peggio di ieri, meglio di domani.