Michele Tommasini – Tristezza
Ogni ferita è stata prima un attimo di pura felicità.
Ogni ferita è stata prima un attimo di pura felicità.
A volte si ha solo bisogno di silenzio, un silenzio profondo, surreale e in quel silenzio ritrovo me stesso.
Ho sempre pensato che per alcuni, quando si sentono soli, tristi ed abbattuti, sia più benefico contrarre la mano, che tenderla. Nessuno è in grado di scrivere a mano tesa.
Tutte quelle migliaia di chilometri più tardi, tutte le diverse persone che sono stata, ed è sempre la stessa storia. Perché ti senti come una cretina se ridi da sola, ma poi finisci sempre per piangere? Com’è che riesci sempre a mutare e a essere sempre lo stesso virus mortale?
Si cerca non trovando quasi mai un modo per anestetizzare il dolore degli errori fatti.
È incredibile l’immensa quantità di dolore che c’è dentro una piccola goccia di lacrima.
Improvvisamente lo vedo quasi correre attraverso la stanza e ritrovo le sue braccia intorno a me. È così doloroso a volte stare vicini. Sì, lo è, quando si è lontani spesso anche il dolore si allontana.