Michelle Cuoreribelle – Vita
Ma perché dovrei vivere la vita degli altri, quando già vivere la mia è cosi complicato.
Ma perché dovrei vivere la vita degli altri, quando già vivere la mia è cosi complicato.
Bisogna cercare le cose belle che la vita ci offreguardando avanti sulla via del destino…Ma allo stesso tempo imparare dagli errorilasciati indietro sul sentiero…
Lascia filtrare solo quei sentimenti per i quali è giusto vivere, non farti imbrogliare da chi forse ti ha voluto bene e lascia i se come punto della frase e non come inizio dei tuoi pensieri.
A dire il vero poche sono le cose che davvero contano, anzi una: io.
Nella vita si avvicendano cose belle e brutte, persone cattive anche buone, momenti da ricordare e anche momenti da dimenticare, è come una ruota che gira, e noi non possiamo far altro che aspettare. Aspettare che arrivi il momento che finalmente torni a risplendere il sole nei nostri cuori.
Tutto ciò che ognuno di noi fa in questa vita è semplicemente relativo ad essa. Quindi paradossalmente non è il caso di perder tempo a chiedersi se ciò che facciamo sia giusto o sbagliato, l’importante è fare perché nell’agire scopriremo le nostre aspirazioni e le nostre felicità nascoste che senza osare, mai avremmo potuto immaginare di avere. Queste una volta scoperte renderanno più intense le nostre giornate e nello stesso tempo più leggere e meno noiose, così, se davvero la nostra vita dovesse finire un attimo dopo il nostro ultimo respiro, l’azione l’ha resa degna d’essere vissuta.A maggior ragione lo stesso discorso vale nel caso in cui noi speriamo che la vita non finisse qui, perché altrimenti sarebbe come sperare di aver vinto una scommessa senza effettivamente avere scommesso. Sicuramente un ipotetico Dio, per il semplice fatto di avere agito, anche se contrariamente alla sua parola, avendo sfruttato il libero arbitrio e la propria intelligenza condannerà meno gli errori da noi commessi rispetto a coloro che non hanno osato, altrimenti sarebbe troppo facile: basta non giocare per essere sicuri di non perdere! Quindi in conclusione penso che questo Dio condannerà più coloro che si sono dimostrati inetti che coloro che hanno errato agendo. E se così non fosse, se riterrà più grave l’aver sbagliato che il non aver agito, penso che ci dovrà perdonare lo stesso perché ciò significherebbe che la logica umana è diversa da quella divina o che questa non può essere, per una nostra limita intelligenza, compresa.
A volte abbiamo paura di affrontare la sofferenza, ci lasciamo accarezzare dall’abitudine, diamo tutto per scontato, mentre il cancro è sempre in agguato. La vita è un bene prezioso non lasciarti cullare dall’abitudine, custodiscila.