Miguel de Cervantes y Saavedra – Cielo
Nessun limite eccetto il cielo.
Nessun limite eccetto il cielo.
Nessuno ha idea di quanto viaggino le nuvole, di come il cielo sopra di noi sia un continuo incrociarsi di disegni incomprensibili, e di colori che possono gelare il sangue o bruciarlo in un attimo. Nessuno ha idea di come i cieli colorino i volti e gli sguardi, mentre le luci artificiali danno sempre la stessa immagine, rendono fisse le espressioni e persino gli stati d’animo.
Ad ognuno è destinato il suo raggio di sole. E anche quando si nasconde tra le nuvole, non bisogna mai smettere di guardare al cielo.
Le lune dei giorni a venire hanno visi feroci, appese a cieli di nera sabbia…
Ma chi può tollerare di sapere quali stelle sono già morte? C’è qualcuno al mondo che possa sopportare di sapere che lo sono tutte?
Ci sono giorni che il sole splende per noi ancora prima di sorgere.
Un cielo azzurro perde tutta la sua bellezza senza neanche una nuvola.