Miguel de Cervantes y Saavedra – Tristezza
Chi ti vuol bene ti fa piangere.
Chi ti vuol bene ti fa piangere.
La chiamavano la risata che precede il crollo emotivo, ed io risi. Risi tanto. Risi forte. Ma poi tornai a casa, e togliersi la maschera e crollare fu la cosa più confortante che potesse succedermi.
L’amore molte volte viene scambiato col dolore… o forse sono la stessa cosa.
È inutile costruire muri intorno al cuore per evitare il dolore, esso sa sfondare ogni barriera.
Un gusto amaro sancisce lo stato d’animo. Epilogo di una incolmabile voglia di vivere, dove manca da tempo il sorriso.
Vorrei affogare i cattivi pensieri ogni volta che tornano, ma loro riaffiorano dal mare della tristezza e continuano a vivere in ogni angolo della mia vita.
Vagherò in un deserto d’emozioni, soffierà nella mia tristezza una brezza di solitudine, guarderò ma non vedrò nulla, piangerò ma nessuno sentirà, soffrirò come in un tormento nell’anima e nessuno mi guarirà, vivrò con la morte addosso, ecco chi sarò io quando smetterò di sperarti.