Mikhail Sergevich Gorbachev – Politica
Credo, come disse Lenin, che questo caos rivoluzionario dovrebbe essere cristallizzato in una nuova forma di vita.
Credo, come disse Lenin, che questo caos rivoluzionario dovrebbe essere cristallizzato in una nuova forma di vita.
Ci vogliono incoscienza e coraggio per dire che “si cercano accordi fra le parti politiche” quando queste non rappresentano più che pochi credenti, mentre fuori dai palazzi monta la rabbia. Rabbia che, pur essendo forte, è infinitamente inferiore a quella di chi ancora e per ora tace.
L’unico voto che i vecchi politici forse potrebbero capire sarebbe quello con la – x – segnata non con la matita ma con i forconi, e non su un segno di partito ma sulla parola fine.
Duro mestiere quello di politici. Hanno un popolo da illudere, gli elettori da non deludere, la loro ambizione da soddisfare, la magistratura da evitare.
Oggi non si assiste più ad un dibattito politico che porti al centro della discussione i veri interessi della comunità di una nazione ma ciascun politico sente il dovere “morale” di proteggere e di palesare le cause personali volute dagli schieramenti e dai partiti della coalizione di appartenenza; anche al costo di disattendere le motivazioni che hanno spinto gli elettori a votare quel dato governo.
Vado nei salotti come vado nelle piazze o in Parlamento: per affermare ovunque il diritto all’alterità della sinistra antagonista.
L’economia, se dovessi visualizzarla così, con un’immagine, sarebbe un cane, gioioso, ma non che muove la coda… è la coda che muove il cane.