Milly Galati – Società
Apparteniamo al mondo dell’apparire e non dell’essere.
Apparteniamo al mondo dell’apparire e non dell’essere.
In un mondo interdipendente nessuno può più costruire muri, evitare il movimento delle persone e limitare la circolazione delle idee. Questo vale anche per l’idea che si debbano rispettare e proteggere i diritti umani.
Nei periodi di abbondanza, i poveri sono grassi e i ricchi magri.
Dovremmo nascere per essere ricoperti di baci, peccato però che dalla vita si ricevono più pugnalate che baci.
Avere rispetto dei sentimenti altrui, dovrebbe essere una filosofia di vita, purtroppo molti individui, si sentono superiori non riconoscendo la mediocrità che pervade i loro cuori!
Sono tutti contro tutti; si inseguono e scappano come in un autoscontro. La crisi è depressa, il caos è in panico, l’avidità ha la nausea ma continua a ingozzarsi, il dovere non vuole responsabilità, il dolore non sente l’anestesia a causa della dipendenza da agitazione, le malattie vogliono guarire ma c’è chi continua a voler essere un virus letale. Le lacrime soffrono silenziose dentro al cuore mentre la verità fa il solletico alla vita, con tante buone idee, ma qualcuno continua ad affogarla nelle sabbie mobili dell’egolatria.
La regola è seguire le regolamentazioni che regolano la società, essendo regolari con regolarità. Sopratutto le regole implicite dell’anima non regolamentate.