Miriam Zizzo – Tempi Moderni
Gli anziani di ieri criticavano i giovani perché erano capelloni, anticonformisti, idealisti, rivoluzionari. Gli anziani di oggi criticano i giovani perché non lo sono più.
Gli anziani di ieri criticavano i giovani perché erano capelloni, anticonformisti, idealisti, rivoluzionari. Gli anziani di oggi criticano i giovani perché non lo sono più.
Una costante della storia degli umani è che ai vertici delle organizzazioni statali, politiche, religiose, militari o commerciali, ci finiscano sempre dei folli, mitomani, inetti, imbecilli, corrotti. Oggi, grazie a Facebook e Twitter, finalmente possiamo capire come questo possa succedere.
Le masturbazioni mentali induriscono il cervello.
Le nostre convinzioni imprimono la nostra realtà. Il punto è c’è una realtà più reale di un’altra?
Quando non c’è campo… Margherita non risponde!
Molti pensano che quando si parla di rivoluzione, si intenda distruzione, ma quella è la guerra che la causa. Rivoluzione significa rivoluzionare, prima di tutto sé stessi, il modo di vedere le cose che accadono e solo dopo agire, ci vogliono i fatti perché è necessario cambiare il sistema del mondo per il bene di tutti. Io non credo in chi chi ruba alla gente, ma purtroppo i soldi, anzi no, il lusso e i beni materiali fanno credere di essere onnipotenti ed eterni.
L’uomo moderno è come il macchinista che spala furiosamente carbone nella caldaia, senza mai sporgere la testa fuori dalla cabina, senza guardare se la ferrata è sgombra, o se almeno esistano i binari.