Monica Arcifa – Vita
La vita si vive sempre più nella paralisi di un appagante sogno dinamico.
La vita si vive sempre più nella paralisi di un appagante sogno dinamico.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
Siamo così bravi a “recitare” che sembriamo tutti attori di teatro. L’ultima scena terminerà, il sipario scenderà, protagonisti e pubblico torneranno a casa, tutto finirà, invece no! I più attenti sanno che ci sarà un seguito, e si stanno preparando per questa “parte”: la più importante!
Ogni giorno è un giorno regalato ma è un regalo che sa di beffa.
Predicare la morale è facile, il difficile è fondarla.
Perché piangere su alcuni aspetti della vita quando tutta la vita ci induce a piangere?
Quando incontrerai persone che non fanno per te, non insistere: cerca di fare un passo indietro, e possibilmente, allontanati. Diversamente, rischierai una “scottatura”; o ancor peggio, una “ustione”.