Non è vero che ci si consola, non è vero che con il tempo passa, tu, non passi mai. Non c’è consolazione per un cosi grande dolore. Non si può dimenticare, non si può pretendere che faccia meno male, il cuore brucerà ogni volta che il mio pensiero sarà rivolto a te. Si riapriranno tutte le ferite che tu, andandotene, ci hai lasciato dentro. Quando una persona che ami se ne va, rimane solo un grande vuoto dentro, e i vuoti, non si colmano mai.
Tutti vorrebbero avere dei superpoteri, ma nessuno pensa al fatto che ad averli si soffre di più.
Spesso ho paragonato la mia vita ad una stanza con sole due aperture, in una si entra e un’altra si esce; e dato che nessuno mi poteva dire dire cosa poteva succedere prima di entrare che cosa o dopo che uscito. Ho dovuto a ragion veduta, ammettere che con me coabitava per l’intera vita fratello “Mistero”. Ovvero per chi come me ha l’intuito di affidarsi a Dio, nostro comune Creatore, ecco che si apre come magia una “piccola finestrella”, un terzo varco quindi, dal quale si vede entrare un bagliore di Luce di nome sorella Speranza.
Ci manca solamente chi ha saputo esserci. E continuerà ad esserci, anche dopo che sarà andato via.
Prima di dormire torni nel limbo, mentre la malinconia sale, la tristezza soccombe e la voglia di dormire è infinita, dormire e non pensare.
Talvolta dietro una calma apparente, si nasconde un’agitazione latente.
Molte cose a volte mi riportano indietro nel tempo e mi lasciano sospesa in quella sensazione strana tra l’illusione e la realtà. Difficile davvero comprendere da quale parte stare mollare l’illusione e guardare la realtà.