Monica Cannatella – Stati d’Animo
A volte vorrei tanto essere analfabeta, quanto meno mi risparmierei la lettura di certe stronzate! Che per altro fanno anche un gran male.
A volte vorrei tanto essere analfabeta, quanto meno mi risparmierei la lettura di certe stronzate! Che per altro fanno anche un gran male.
Per donarmi è essenziale perdonarmi.
Il depresso non ha né speranza né interessi; allo spirare del giorno in corso non pensa nemmeno al successivo.
I pregiudizi pongono soltanto degli ostacoli alla conoscenza e alle nuove esperienze.
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
Chi pensa di morire con la coscienza pulita è solamente un dannato ipocrita.
I complimenti fanno piacere, un saluto, anche un semplice “Ciao”. Però se vicino ad essi non trovo fatti che dimostrano altrettanto interesse onestamente preferisco il silenzio.