Moreno Michielin – Morte
Usare il tempo della propria esistenza, in maniera consapevole del bene e male, è cosa buona prima che la morte ci separi da questa dimensione.
Usare il tempo della propria esistenza, in maniera consapevole del bene e male, è cosa buona prima che la morte ci separi da questa dimensione.
Tutto finisce affinché tutto ricominci, tutto muore affinché tutto viva.
E quando io volgo intorno lo sguardo e vedo questa camera, e gli abiti di Carlotta e le carte di Alberto, e i mobili che mi sono familiari, e perfino il calamaio, penso: “Tu immagini di esser tutto per questa casa! I tuoi amici ti apprezzano; spesso tu procuri loro la gioia e pensi che non potresti vivere senza di loro, eppure se tu te n’andassi, se tu scomparissi dalla loro cerchia? Sentirebbero, e per quanto tempo sentirebbero il vuoto che la tua perdita lascerebbe nella loro esistenza? Per quanto tempo? L’uomo è così effimero che anche lì dove più sicura è la sua esistenza, dove egli imprime l’unica vera traccia della sua presenza e cioè nel ricordo, nell’anima dei suoi amici, anche lì deve annientarsi e sparire, prontamente sparire!”
Nella mia immagine trascorre la vita, come una foto i ricordi riempiono il mio cuore, il pensiero si sofferma un attimo nel silenzio, poi: la mente continua ad ascoltare il futuro che nel presente vivo.
La morte non fa più paura a chi ha perso la dignità!
La memoria riesce a far vivere il ricordo di una persona cara, a farcela rivedere nel suo aspetto più splendente, al di là del muto riposo della tomba.
Sulle lapidi dei cimiteri si leggono frasi di questo tipo: “Uomo di elevati sentimenti”, “Anima nobile e generosa”, “Padre e sposo esemplare”, “Spirito eccelso”, “Fulgido esempio di bontà”. Dove saranno sepolti gli stupidi e i cattivi?