Blaise Pascal – Morte
È più facile sopportare la morte senza pensarvi, che il pensiero della morte senza che vi sia pericolo.
È più facile sopportare la morte senza pensarvi, che il pensiero della morte senza che vi sia pericolo.
Se l’uomo non è fatto per Dio perché non è felice se non in Dio? Se l’uomo è fatto per Dio, perché è così contrario a Dio?
A 15 anni non si dovrebbe pensare alla morte, nemmeno sfiorandola. È un’età in cui si dovrebbe pensare soltanto al divertimento, eppure un ragazzo, un compagno di tutti, è morto. Perché? Potrebbe succedere a tutti noi. Non aveva anche lui il diritto di vivere la sua vita come facciamo noi? Possa essere la sua morte un insegnamento per tutti, che ci faccia aprire gli occhi su questo splendido mondo, che troppo spesso disprezziamo.
È male lasciarsi tanto assorbire dalla legge divina da dimenticare la legge umana. La morte appartiene a Dio soltanto. Con quale diritto gli uomini si valgono di una cosa sconosciuta?
Sopravvivere alla morte di chi si ama è come vivere un amore che non c’è.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
Non temo la morte, ma provo rammarico nel sapere di non aver tempo per visitare almeno un pezzo d’universo.