Giulia Guglielmino – Musica
Solo se sei un eccellente ballerina puoi permetterti di ballare con il volto coperto.
Solo se sei un eccellente ballerina puoi permetterti di ballare con il volto coperto.
Penso che la mia musica sia accessibile agli amanti di tutti i generi musicali, è facile mescolare tutto in ogni tipo di eventi, e provo con stili diversi, come il rock e la classica.
La scuola è esercitarsi per il futuro e l’esercizio rende perfetti. Ma nessuno è perfetto, quindi perché esercitarsi?
C’è differenza tra sentire e ascolatre la musica: si possono sentire molte cose, suoni… Ma è nell’ascolto che si coglie il vero messaggio. Le canzoni talvolta ti da la soluzione a un tuo problema: forse altri prima di te l’hanno avuto e hanno deciso di inciderlo.
La passione è una fiamma che se rimane senza sede brucia fino alla sua distruzione…
A volte anche solo ascoltare una canzone è stare in paradiso.
Siccome l’eta del jazz ha continuato a vivere nel tempo, a poco a poco è diventata una questione di gioventù. Così che la sua sopravvivenza si può paragonare ad una festa di bambini organizzata dai più anziani.
E intanto aspetti il colpo di scena quell’occasione unica… che ti sistema ogni problema è lei che ti completerà…
La genialità di Bach consiste nell’aver trovato un sistema logico necessitante per sostenere la struttura inutilmente ripetitiva del tempo ciclico, non più “data” quindi, come ovvia e giusta. La ripetizione diventa un susseguirsi continuo di domande-risposte, uno sforzo immane dell’intelligenza dell’uomo per riempire di un contenuto autosufficiente, ossia di un contenuto implicato nel proprio sistema, la forma del tempo assoluto, senza subordinare la ragione alla certezza di un tempo già “dato”. Il contrappunto di Bach, non ha bisogno di Dio per esistere.
Una canzone finisce dove la storia si ripete, e le sue parole si zittiscono. O forse è proprio allora che comincia?
Ho pensato al nome “Queen”. È solo un nome, ma è molto regale ovviamente, e suona benissimo. È un nome forte, molto universale e immediato. Ha molte potenziali visuali ed è aperto a tutti i tipi di interpretazioni.
La musica non è questione di numeri, ma di emozioni vissute… da individui e ogni persona è unica e irripetibile, a suo modo infinita.
I suoni se ne stanno nella musica per rendersi conto del silenzio che li separa.
Il blues è l’unica consolazione delle disillusioni e sofferenze su cui contare, perché consola anche dal bisogno di essere rincuorati, consolati. Ha un ritmo coinvolgente, scazonte come il passo di uno zoppo che si muove a passo di danza, che parte da un motivo semplice, una rima incatenata, alternandosi, potenzialmente all’infinito, come le terzine di un poema dantesco, e alla fine si cade sempre in piedi sul primo accordo, come un gatto che cade dal tetto, sulla strada che poi si trasforma in un altro tetto per un altro giro…
Ci sono tante melodie che vagano nell’aria che devo fare attenzione a non calpestarle.
La musica per me è un bisogno primario, mi sveglio e mi addormento con la musica, la mia passione sono le opere e le operette, di tutte sono rimaste arie molto note e che ancora adesso si cantano. Di questi nuovi musicol, non rimane niente, mi dispiace, perché nel complesso sono anche molto ben arrangiate, perché non rimettono in scena le vecchie operette, in modo da farle conoscere ai ragazzi? La vedova allegra, il paese dei campanelli, rugantino…
Malgrado ogni cosa, io lavoro qui come un Dio.