Rita Marianna Monterosa – Musica
La musica, armonia di suoni, luminosità nell’anima, ricordi struggenti, sogno da realizzare.
La musica, armonia di suoni, luminosità nell’anima, ricordi struggenti, sogno da realizzare.
La musica non è astratta, è concreta e tutti gli esseri viventi la percepiscono.
Niente al mondo può distrarmi quando stiamo insieme, niente può toccarmi o farmi del male quando sto con lei, io e lei siamo un tutt’uno, se sto con la mia amata amica musica, io mi sento padrona del mondo!
Ogni volta che ascolti musica, tieni conto che qualcuno sta parlando con te attraverso le note. Quello che ti sta dicendo lo capisci dalle emozioni che stai provando.
Solo chi ha un idolo può capire quanto sia importante vedere il suo sorriso e sentire la sua voce.
Cantare adesso rimane la cosa che mi rende più felice.
A lei non serviva un pianoforte bello, nuovo, costoso o perfetto, le bastava un pianoforte qualunque per far uscire dolci melodie dal suo tenero cuore, anche il peggiore, perché con la purezza del cuore, rendeva limpide anche le note più stonate.
La melodia è frutto di una discussione tra note.
Io ascolto sempre la musica in base al mio umore. Quando qualcuno mi chiede come sto, vorrei potermi togliere le cuffie dalle orecchie, passargliele e rispondere: sto così, sto come questa canzone.
Tra lacrime, preghiere, notti in bianco e giorni che sono sembrati più neri del buio a causa di eventi di vita e di persone che professano l’egolatria, oggi posso dire di essere soddisfatta di me stessa, perché ho imparato a non essere come chi del male ha fatto la propria missione di vita, e sono andata avanti credendo in quello che ho sempre desiderato fare come professione. Oggi siamo in pochi, ma onesti, che collaboriamo e possiamo dirci grazie! Il mio grazie speciale è sempre diretto al Cielo, perché solamente su delle vie straordinarie potevo incontrare persone straordinarie con cui collaborare per lavorare. Parole e musica diventano canzoni quando nascono dal puro amore per quest’arte; un vero e proprio dono.
La musica è uno strumento per dirigere la vita.
So che nel cuore di ogni abete canta un violino.
Sergej Vasil’evi Rachmaninov? Il più grande pianista russo di sempre. Sì, ma non basta. Il più grande compositore russo di sempre. Sì, ma non basta per raccontarlo. L’ultimo romantico in un mare di guai. Sì, è proprio lui.
E intanto la musica va, e mentre le note scorrono i miei pensieri le superano!
Non c’è niente di più bello di accendere lo stereo e iniziare a comunicare le parole espresse da una canzone con il linguaggio del corpo, esprimere l’emozioni che esse danno semplicemente danzando, rendendole libere di essere visibili ai nostri occhi ancora inesperti di certe passioni che solo i movimenti e la fatica di spostare con agili mosse quell’aria presente e impercettibile ci possono trasmettere.
Accendeva l’ipod e poi alzava il volume sperando che potesse superare le grida del suo cuore, gettandosi sul letto. Passava le ore, le notti, i pomeriggi interi in quel modo. La musica non era la sua vita, ma senza dubbio la rendeva più piacevole. Forse era per questo che amava le persone con i suoi stessi interessi musicali: loro cercavano nelle canzoni le stesse cose che cercava lei, e lei cercava nella musica i pensieri che da sola non riusciva a tirar fuori dalla sua mente.
Il volume della musica deve superare il rumore dei pensieri.