Nek – Felicità
Ho visto gli occhi di un bambino africano, poi ho visto gli occhi di un ricco uomo americano… quindi ho pensato che entrambi hanno gli occhi solo che uno vede argento e cristallo… l’altro terra e fango.
Ho visto gli occhi di un bambino africano, poi ho visto gli occhi di un ricco uomo americano… quindi ho pensato che entrambi hanno gli occhi solo che uno vede argento e cristallo… l’altro terra e fango.
La felicità, è un bagliore sul cuore, una gioia negli occhi, un tuffo nel cielo.
Ancora sovviene l’attimo d’emozione felice che non ha fine all’incanto di un dipinto, di una melodia, di una poesia, ma soprattutto, di un sorriso negli occhi che non mentono mai!
Chissà perché mai, tutti cercano la felicità fuori da casa propria, il più delle volte infilandosi in casa d’altri. La felicità non ha un posto specifico, una volta però, aveva una base di partenza e di ritorno, ed era casa nostra.
La felicità la si percepisce nel momento in cui la quantità di desideri realizzati di giorno non supera i sogni ad occhi aperti la sera.
Ti inseguo inesorabile di giorno e di notte, ti cerco da sempre forse da troppo, e forse a volte ti ho anche trovato ma è stato facile perderti! Se sapessi almeno cosa sei, sarei in grado di raggiungerti ma sei come un granello di sabbia inabissato nel più profondo degli oceani, ho come il grande albero che vedo dalla finestra della mia camera! Sei vicina e sei lontana, sei tutto o sei niente, arrivi portando un sorriso te ne vai seminando agonia!
C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.