Nello Maruca – Comportamento
L’orgoglio molto spesso porta l’uomo a credersi migliore e, quindi, condanna i suoi simili. Se riflettesse sulla sua vita e sul suo comportamento si accorgerebbe di essere come tutti e, forse, anche peggio.
L’orgoglio molto spesso porta l’uomo a credersi migliore e, quindi, condanna i suoi simili. Se riflettesse sulla sua vita e sul suo comportamento si accorgerebbe di essere come tutti e, forse, anche peggio.
Meglio essere antipatico che ipocrita.
Chi possiede un briciolo di sensibilità d’animo, dovrebbe riuscire a trattenersi dal fare un tuffo in un cuore, per mero divertimento o effimera soddisfazione personale, con la consapevolezza che la carezza di oggi tramuterà in graffio già da domani.
Solo tendendo la mano capiremo chi c’è dall’altra parte.
Spetta al creditore, se lo ritiene opportuno, dire che non vuole niente, non al debitore pensare o dire che non deve nulla.
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori tra loro connessi, anche se di forma differente, si disporrà allo stesso livello in ognuno degli stessi. Questa sorta di forza compensativa, che fluisce da un corpo a un altro fino a equipararsi, che annulla ogni diversità attraverso la semplicità della comunicazione. Quasi a voler dire: “quel che ho te lo dono, quel che sei, io sono.” L’impavido coraggio della poesia contagia tutto, anche la fisica.
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.
Meglio essere antipatico che ipocrita.
Chi possiede un briciolo di sensibilità d’animo, dovrebbe riuscire a trattenersi dal fare un tuffo in un cuore, per mero divertimento o effimera soddisfazione personale, con la consapevolezza che la carezza di oggi tramuterà in graffio già da domani.
Solo tendendo la mano capiremo chi c’è dall’altra parte.
Spetta al creditore, se lo ritiene opportuno, dire che non vuole niente, non al debitore pensare o dire che non deve nulla.
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori tra loro connessi, anche se di forma differente, si disporrà allo stesso livello in ognuno degli stessi. Questa sorta di forza compensativa, che fluisce da un corpo a un altro fino a equipararsi, che annulla ogni diversità attraverso la semplicità della comunicazione. Quasi a voler dire: “quel che ho te lo dono, quel che sei, io sono.” L’impavido coraggio della poesia contagia tutto, anche la fisica.
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.
Meglio essere antipatico che ipocrita.
Chi possiede un briciolo di sensibilità d’animo, dovrebbe riuscire a trattenersi dal fare un tuffo in un cuore, per mero divertimento o effimera soddisfazione personale, con la consapevolezza che la carezza di oggi tramuterà in graffio già da domani.
Solo tendendo la mano capiremo chi c’è dall’altra parte.
Spetta al creditore, se lo ritiene opportuno, dire che non vuole niente, non al debitore pensare o dire che non deve nulla.
Un principio della fisica che mi affascina è quello dei vasi comunicanti, secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori tra loro connessi, anche se di forma differente, si disporrà allo stesso livello in ognuno degli stessi. Questa sorta di forza compensativa, che fluisce da un corpo a un altro fino a equipararsi, che annulla ogni diversità attraverso la semplicità della comunicazione. Quasi a voler dire: “quel che ho te lo dono, quel che sei, io sono.” L’impavido coraggio della poesia contagia tutto, anche la fisica.
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.