Nello Maruca – Destino
Chi trascura l’acqua e tracanna il vino segna la linea del suo destino.
Chi trascura l’acqua e tracanna il vino segna la linea del suo destino.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.
Se il destino è avverso non forzare le cose e aspetta che tutto cambi!
Chi ha la virtù della percezione non abbisogna di lunghi discorsi.
Troppo spesso si guarda fuori, altre vite ad eccezione della propria, e ci si dimentica così della cosa più importante, la propria coscienza.
Nelle necessità altrui adotta l’unità di misura che è stata usata nei tuoi bisogni.
Il tempo scrive lento la nostra storia, il destino l’ha già fatto!