Nello Maruca – Tristezza
Il lento deterioramento non desta sospetto perché si dilegua alla nostra coscienza, ma ci conduce verso un destino di sofferenza.
Il lento deterioramento non desta sospetto perché si dilegua alla nostra coscienza, ma ci conduce verso un destino di sofferenza.
Mi bruciano gli occhi, ho visto troppo orrore in quest’ultima settimana, credo che darò loro un paio di giorni di tregua.
Quel giorno, prima di lasciarmi per sempre, mi dicesti che mi avresti guardato dal cielo. Mi chiedo spesso se è così, se mi guardi ancora, se hai potuto conoscere tuo nipote, se hai visto i cambiamenti della mia vita. Se mi sei accanto, come avevi detto. Il cielo è troppo lontano per chi avrebbe avuto ancora tanto da dirsi, da condividere. Sappi che non mi sono mai rassegnata alla tua mancanza, ti ho lasciato andare come mi avevi chiesto, ma devi sapere che più tempo passa e più mi manchi. Niente e nessun colmerà quel vuoto che hai lasciato, ti voglio bene papà.
A subire le incomprensioni dei genitori sono gl’innocenti figlioletti.A pagare le cattiverie dei figli sono i genitori.
Non mi ha mai spaventato la solitudine. Non perché io voglia restare da sola ma semplicemente perché credo che sia meglio vivermi che vivere con chi se ne frega di me.
La massima sventura è la solitudine.
Donare se stessi all’astuta ipocrisia che ti devasta, nelle mani di tutti, di chi dell’ignoto, inconsapevole di quello che è o potrebbe essere… ritrovarsi senza più nulla… soltanto con un insieme di ricordi che continuano a divorarti.Cercare di rimuoverli o semplicemente metterli da parte e aspettare che il tempo rimargini il tutto.