Niccolò Copernico – Scienza e tecnologia
La matematica è scritta per i matematici.
La matematica è scritta per i matematici.
L’interasse dei binari per l’alta velocità dei treni è ricavata dai solchi lasciati dalle antiche bighe. Ci muoviamo sempre sul passato.
Per fortuna i dieci comandamenti non tengono conto dei peccati che le nuove tecnologie ci offrono.
La scienza conosce solo un comandamento: contribuire allo sviluppo scientifico.
Una nuova verità scientifica non trionfa perché convince i suoi oppositori facendo vedere loro la luce, bensì perché i suoi oppositori alla fine muoino e nasce una nuova generazione a cui la nuova verità è familiare.
Anzi è chiaro che tutto il genere umano, non solo questo o quell’individuo, è tenuto a dedicarsi alle scienze. Infatti Dio creò l’uomo, affinché lo conoscesse, e conoscendolo lo amasse, e amandolo ne godesse; per questa ragione l’uomo è stato creato razionale e dotato di sensi. Invece l’uomo, se è vero che la ragione è fatta per le scienze, qualora non utilizzasse questo dono di Dio secondo il progetto divino, agirebbe contro l’ordine naturale di Dio? Come suole notare Crisostomo? Quasi non volesse usare i piedi per camminare.
Chi, se non un disperato o un folle, sarebbe disposto a separarsi alla leggera dalla ragione e a spregiare le arti e le scienze negando a quella la possibilità di raggiungere la certezza?