Nick Hornby – Libri
Una cosa che avevo imparato nell’ultimo paio d’anni era che non c’è niente che non puoi mandare in culo, se ti impegni abbastanza.
Una cosa che avevo imparato nell’ultimo paio d’anni era che non c’è niente che non puoi mandare in culo, se ti impegni abbastanza.
Il libro, sia esso romanzo saggio o poesia, deve coinvolgere al massimo l’intelligenza e la sensibilità del lettore. Quando in un libro, di poesia o di prosa, una frase, una parola, ti riporta ad altre immagini, ad altri ricordi, provocando circuiti fantastici, allora, solo allora, risplende il valore di un testo. Al pari di un quadro scultura o monumento quel testo ti arricchisce non solo nell’immediato ma ti muta nell’essenza.
Felice l’uomo che trova rifugio in se stesso.
Non aveva senso abbandonarmi di nuovo all’ansia, indugiare ancora nel terrore. La strada era segnata. Dovevo soltanto seguirla.
C’è chi scrive per ricordare e chi legge per dimenticare.
Perdere la speranza di poter rivedere Sirius e parlare ancora con lui fu come perderlo di nuovo. A passi lenti, oppresso dal dolore, riattraversò il castello deserto chiedendosi se si sarebbe mai sentito di nuovo felice.
Il mio sogno del tutto personale, non è propriamente quello di costruire bombe, poiché non mi piace uccidere la gente. Vorrei piuttosto scrivere dei libri che fossero come bombe, vale a dire libri che venissero utilizzati nel momento esatto in cui vengono scritti o vengono letti da qualcuno: Dopodiché dovrebbero scomparire. Libri, insomma, destinati a scomparire poco tempo dopo essere stati letti o utilizzati. I libri dovrebbero essere delle bombe, e nient’altro.