Nicola Aghilar – Tempi Moderni
Beati noi che siamo cresciuti senza facebook…
Beati noi che siamo cresciuti senza facebook…
Ciò che più temo non sono i venditori di illusioni, ma la loro assidua clientela.
Le mie frasi, le mie parole, non sono nient’altro che pensieri intrappolati nella memoria, scritti con parole elettroniche impresse nello spazio più grande che ci sia, il web. Pensieri che rimangono, rimarranno per sempre, pensieri che qualcuno condivide, mentre altri criticano, altri ancora non ci badano… Ma sono lì, chiari, visibili, pronti per affrontare ogni cosa!
Lezione universitaria: un gruppo di persone che sta a fissare la proiezione di diapositive finché non cessa tutta l’attività elettrochimica del cervello; a quel punto si affrontano gli esami.
Mai chiedere tempo, anche se lo vuoi condividere meno ne avrai, è una strana teoria, l’egoismo che già regna sovrano.
Mi dicono che sono libero solo perché posso andare al supermercato e scegliere tra Coca-Cola e Fanta.
Su facebook si vive di parole rubate, mentre nella realtà si muore di parole mai pronunciate.