Nicola Dell’Aquila – Stati d’Animo
Quando osservo l’immensità del mare penso a quanto piccoli siamo noi uomini che ne distruggiamo la vita con il nostro non rispettarlo.
Quando osservo l’immensità del mare penso a quanto piccoli siamo noi uomini che ne distruggiamo la vita con il nostro non rispettarlo.
Non si tratta di essere diversi o di cambiare, capita di rendersi conto di ciò che si merita davvero. Il resto viene da se.
Il verbo illudere ha sia un pregio sia un difetto. Il difetto è la sofferenza, il pregio è quello di sognare, sognare e sognare.
E smettila di pensare che tu sia sempre troppo poco. Forse sei troppo, invece. Forse sai offrire ciò che tutti dicono di volere ma poi ne hanno paura. Sei la persona che sa prendersi davvero cura di un’altra persona, anziché essere chi ti sbatte in faccia il solito “tu meriti il meglio”, quando il meglio poi a te non è disposto a offrirlo.
È il valore della meta che produce distanza, non viceversa; i chilometri diventano un impercettibile dettaglio se il traguardo è una necessità.
Siamo solitudini, ci ritroveremo sulla Terra per farci compagnia. Tra incompresi ci si comprende.
Urlo, come il mare in tempesta, che sbatte e si infrange sugli scogli dei miei errori e non so cosa potrei far per cambiare il passato, rimediare non si può, quello che fu resta, quello che sono, lo sarò per sempre.