Nicolò Mino – Cielo
Il cielo l’ho dimenticato perché guardo avanti.
Il cielo l’ho dimenticato perché guardo avanti.
Quando il cielo si accende di stelle, la luna sorride.
Dalla finestra scorgo il cielo: oggi mi assomiglia, triste e cupo, abitato da nuvole grigie. Solo un lieve scorcio più chiaro fa sperare, con sollievo, ad un’apertura di serenità. Anche lui, sempre in movimento come la vita, ci illuminerà, ancora, di luce e calore di giorno e, stellato, brillerà di notte.
E poi si affaccia la sera, guardo triste le stelle, e cosa resta? Se non io, le stelle ed i miei sogni!
I suoi occhi erano dannatamente profondi. Più del cielo, del mare, del mio dolore messi…
Un cielo stellato dà nota al creato.
Porca miseria che stupore le stelle questa notte. Sono un puntino meno luminoso che le osservava a bocca aperta.