Norman Mailer – Omosessualità
Non esiste probabilmente eterosessuale sensibile a questo mondo che non sia preoccupato della sua omosessualità latente.
Non esiste probabilmente eterosessuale sensibile a questo mondo che non sia preoccupato della sua omosessualità latente.
Purtroppo il pride è diventato un’immensa e inesauribile fonte di reddito per certi gruppi, movimenti e associazioni “opportunisti” e “calcolatori” che pensano solo a far soldi con le sfilate gay che aumentano e si spargano spaventosamente per tutta l’Italia. Facciamo molta attenzione a questi pseudo-difensori dei gay, loro non sembrano dei tipi disposti a fare qualcosa per noi senza un interesse personale o convenienza politica. Ovvio che ci sono delle eccezioni, ma esse sono così poche che si possono contare sulle dita di una mano.
La mia non è gelosia. La mia è pura invidia. Quella che provo nel sapere che qualcuno può osservare il mio paradiso, mentre io posso solo sognarlo.
Lo status quo eterosessuale, tramite il “progressismo”, medita un’integrazione totale dell’omosessualità, un suo rientro (dalla porta di servizio) nelle strutture della famiglia.
Essere gay è essere gay e punto.
L’amore che non osa pronunciare il suo nome.
Tutti gli uomini sono omosessuali in potenza, devono solo saperlo, imbattersi nell’incidente o nell’evidenza che glielo rivelerà.