Oliver Goldsmith – Felicità
Non ho mai provato molta avversione per quelle illusioni inoffensive che tendono a renderci più felici.
Non ho mai provato molta avversione per quelle illusioni inoffensive che tendono a renderci più felici.
C’è sempre un posto per la felicità…
Vuoi un po’ della mia felicità? Non l’ho comprata e non è in vendita.
La felicità? – disse il bell’uccello e rise con il suo becco dorato, – la felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli.
Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità.
Essere felici è un’arte che disimpariamo ogni giorno, quando mettiamo il piede in una pozzanghera e invece di ridere ci preoccupiamo delle scarpe, quando non guardiamo un arcobaleno perché dobbiamo guidare e non possiamo fermarci, quando una falena diventa un fastidio e non più qualcosa di cui meravigliarsi, quando lasciamo che il mondo diventi una preoccupazione e non qualcosa da guardare con curiosità e gioia. La felicità arriva così, ogni giorno e se non la si riconosce diventa rimpianto. Rimpianto per tutte quelle volte in cui avremmo potuto essere felici ma non lo abbiamo fatto. A essere felici ci vuole allenamento.
A volte basta veramente poco per rendere felice una persona. Per non farla sentire una nullità. Un sorriso, un abbraccio, una parola o a anche una semplice stretta di mano.