Orazio (Quinto Orazio Flacco) – Poesia
Non piacciono a lungo né vivono le poesie scritte da chi beve solo acqua.
Non piacciono a lungo né vivono le poesie scritte da chi beve solo acqua.
La poesia è un’emozione, una malinconia, una rabbia che brucia dalla voglia di diventare universale!
Il poeta vive nel mondo “reale”. Lo si teme perché mette l’uomo col naso nelle sue caccole. L’idealismo umano cede di fronte alla sua probità, alla sua inattualità (la vera attualità), al suo realismo che la gente considera pessimismo, al suo ordine che chiama anarchia. Il poeta è antiprotocollare. Si è creduto per molto tempo che fosse il capo del protocollo della inesattezza. Il giorno in cui il pubblico ha capito quello che era veramente, lo ha temuto.
L’ispirazione è sempre maledettamente fuggevole… Credi d’averla ma se appena appena ti distrai lei vola via, farfalla impazzita che si beffa di te.
Cercavo amore, e trovai poesia. Cercai poesia e trovai amore. Ma quando capì che il vero amore era quello che porto nel cuore nulla più mi ferì.
Non ho scelta fra amare o odiare: ho già scelto scrivendo.
Le poesie di Francis Ponge svelano la pluralità di significati dietro qualsiasi oggetto. Una scelta estetica dalla quale sono scaturite infinite liriche.