Oscar Wilde – Libri
Deve essere assolutamente facile dire in mezz’ora se un libro vale qualcosa o non vale niente. Dieci minuti bastano, se uno ha istinto per la forma.
Deve essere assolutamente facile dire in mezz’ora se un libro vale qualcosa o non vale niente. Dieci minuti bastano, se uno ha istinto per la forma.
Il romanzo è certamente un lungo viaggio intorno al mistero del tempo. Ho sempre fame di tempo.
Anni e anni dopo la guerra, dopo i matrimoni, i figli, i divorzi, i libri, era venuto a Parigi con la moglie.Le aveva telefonato. Sono io. Lei l’aveva riconosciuto dalla voce. Le aveva detto: volevo solo sentire la tua voce. Lei aveva detto: ciao, sono io.Era intimidito, aveva paura come prima, la voce improvvisamente gli tremava e in quel tremito, improvvisamente, lei aveva ritrovato l’accento cinese.Lui sapeva che lei aveva cominciato a scrivere libri, l’aveva saputo dalla madre incontrata a Saigon. Sapeva anche del fratello piccolo, disse che ne aveva sofferto pensando a lei.E poi sembrava che non avesse altro da dire. Ma poi glielo aveva detto.Le aveva detto che era come prima, che l’amava ancora, che non avrebbe potuto mai smettere d’amarla, che l’avrebbe amata fino alla morte.
Ma infine, un po’ più calma, si sorprese a sorridere. Se non altro lo aveva fatto: si era ribellata e gli aveva detto in faccia quello che pensava.
I loro sguardi che si stavano abituando alla penombra, furono attratti verso l’alto, dal più bizzarro elemento della scena: una figura umana priva di sensi che, sospesa a testa in giù sopra il tavolo, girava lentamente, come attaccata a una fune invisibile, riflessa nello specchio e nella superficie nuda e lustra del tavolo.
Loro due erano stati qualcosa, un tempo. Come spesso succede nelle vicende umane, avevano rappresentato l’uno per l’altra quel tanto sufficiente a trasformarli adesso in due sconosciuti.
“Vostro padre sapeva quello che faceva e non vi ringrazierebbe se intralciaste i piani dell’Ordine!” anche Sirius alzò la voce. “Le cose stanno così… ecco perché voi non fate parte dell’Ordine. Non capite, ci sono cose per cui vale la pena di morire!”