Ovidio (Publio Ovidio Nasone) – Ricchezza & Povertà
I doni, credi a me, conquistano uomini e dei.
I doni, credi a me, conquistano uomini e dei.
La ricchezza in mano ad un giovane, è come un rasoio in mano ad un bambino.
Il regalo più grande che puoi fare ad un altro non è condividere le tue ricchezze, ma fargli capire le sue.
Il denaro rende l’uomo libero di essere schiavo.
Ecco l’arena che solcherà il mio carro ecco la meta che sfioreranno le mie ardenti ruote. Finché ti sarà lecito e dovunque potrai libero andare a briglie sciolte, scegli la donna cui tu possa dire: “A me piaci tu sola”. Ed ella ai tuoi piedi non ti verrà a cadere come dal cielo, dovrai cercarla tu con i tuoi occhi. Il cacciatore sa dove va tesa la rete al cervo, sa dove di mora e in quale valle l’ispido cinghiale, chi ceca uccelli ben conosce i rami, chi getta l’amo ben conosce le acque dove nuotano i pesci. Ed anche tu che cerchi donna e per un lungo amore, scegli dapprima i luoghi dove in folla tu le possa trovare. Ma non voglio che tu per questo innalzi le vele al vento per ciò che cerchi credimi non serve far molta strada.
Nulla è scandaloso quanto gli stracci e nessun crimine è vergognoso quanto la povertà.
Non tutti conoscono il valore delle cose, perché non tutti conoscono la fame.